Fare infermieristica è il nuovo eldorado?
Parlando con le mie amiche che si sono laureate in infermieristica inizio a pensare che abbiano fatto la scelta migliore.
Sono 5 infermiere tra Lombardia ed Emilia Romagna, e lavorano tutte nel privato. E mi dicono qualcosa che non mi sarei mai aspettata: i problemi delle infermiere di cui si parla tanto (stress, burnout, demansionamento, turni infiniti ecc...) riguardano SOLO il pubblico.
Infatti alcune di queste lavorano un ambulatori: niente notti. Hanno tutte una paga ottima (tra i 1600 e 1900 netti al mese) e sono sommerse da offerte di lavoro entro le prime 2 settimane dalla laurea.
Alcune stanno pianificando di andare all'estero, e sono tranquille dato che potranno lavorare ovunque, l'unico limite è la lingua.
Inoltre, si evita facile il burnout se si lavora in reparti in cui anche se fai degli errori il paziente non muore. Hai comunque tanta responsabilità, ma si tratta di mansioni più leggere.
Tutto questo dopo una triennale. Onestamente, visto gli attuali trend, penso abbiano fatto la scelta migliore. Fra poco, con la carenza di infermiere, queste potranno dettare le loro condizioni, avere sempre meno concorrenza (i test di ingresso sono deserti) e lavorare anche di meno.
L'unica pecca di tutto questo scenario idilliaco? A nessuna di loro frega qualcosa di questa professione o dei pazienti. Lo fanno solo per la lunga serie di benefici che comporta questo lavoro. Spesso ridacchiano, prendono in giro i pazienti a porte chiuse, fanno errori anche abbastanza importanti, ma tanto qualsiasi cosa fanno sanno che saranno tenute. Non hanno mai visto un contratto che non fosse a tempo indeterminato. Possono fare quello che vogliono perché tanto sanno che se lo possono permettere.
A volte penso che dovrei ricominciare da capo e fare anch'io l'infermiera, ma a causa dell'insonnia e dell'ansia forte non so quanto riuscirei a resistere