Le mie scelte universitarie mi hanno rovinato la vita e non so più come uscirne

Chiedo scusa per il titolo traumatico ma sento di non avere quasi nessuno con cui parlare di questo e la situazione sta diventando ingestibile.

Vengo da una famiglia molto povera e a causa di questo e altri motivi personali ho potuto iniziare a frequentare l'università a 26 anni. Il corso è uno di quelli che la gente considera "difficile" ma la ragione della mia scelta è stata sostanzialmente la possibilità, che speravo essere concreta, di riuscire ad aiutare la mia famiglia il prima possibile e dall'altra parte avere comunque una formazione che mi potesse dare più scelte. L'esperienza alla triennale è stata, purtroppo, disastrosa. Le persone con cui avevo legato di più hanno abbandonato, il periodo Covid ha buttato all'aria un sacco di programmi e la mia salute mentale è degenerata al punto tale da sviluppare una serie di gravi problemi psicologici, alcuni dei quali necessitano di forte supporto psichiatrico.

Sono riuscita a laurearmi l'anno scorso e, spinta dal relatore che mi ha supportato anche a livello umano, ho scelto di proseguire comunque gli studi nonostante l'età.

Alla magistrale speravo di trovare un ambiente diverso, invece siamo pochi e quei pochi hanno già un gruppo che probabilmente era già nato alla triennale. Due giorni fa ho provato a dare il mio primo esame dopo avere seguito tutto il corso, fatto laboratori e studiato e sono stata bocciata dopo 10 minuti perchè il professore ha iniziato a fare domande che non appartenevano al piano di studi. Non so dove ho trovato il coraggio di provare a contestare questo atteggiamento (durante l'esame mi sono anche stati rivolti insulti) ma vorrei non averlo fatto. Il professore mi ha costretto a uscire dal suo ufficio e ha iniziato a urlarmi addosso per questi motivi, intimandomi di stare zitta e continuandomi a urlare a pochissimi cm dal viso fino a fare uscire la gente in corridoio. Sono tornata a casa in lacrime per il nervosismo e ho già perso la voglia di studiare e da un paio di giorni soffro anche di attacchi d'ansia perchè adesso temo che ci saranno ripercussioni sugli appelli futuri e di avere problemi anche nelle altre materie.
Ho anche avuto dei problemi con dei parenti dopo che mi hanno umiliato durante a cena davanti i miei familiari dicendomi che, per il tempo che ci ho impiegato, tanto valeva fare medicina, almeno avrei trovato lavoro.
Ora non so più che cosa fare. Mi sento già vecchia e inutile e penso, in fondo, che forse avrei dovuto scegliere una triennale professionalizzante piuttosto che questo percorso, o forse ancora medicina come dicono i parenti ma, non avrei adesso le possibilità per farlo e non posso chiedere questo sacrificio alla mia famiglia che sarebbe costretta a vedermi chissà per quanti anni a casa ancora a fare la vita della studentessa senza poterli aiutare. Ho paura anche che dopo la laurea mi aspettino anni di stage pagati pochissimo e questo aumenta la mia angoscia nel pensare di avere buttato la mia vita e mi sento imprigionata in una realtà piena di problemi e sacrifici che non so se verranno ripagati.
Scusate lo sfogo, non pretendo che degli estranei risolvano i miei problemi però forse qualcuno, con la lucidità che in questo momento non ho, riesce a vedere una via d'uscita. Grazie a chi è arrivato fin qui.